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INVALSI 


L'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI), nell'ambito della realizzazione delle proprie attività, effettua rilevazioni nazionali sugli apprendimenti delle alunne e degli alunni in italiano, matematica e inglese in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo, le Linee guida, i Regolamenti e il Quadro comune di riferimento Europeo per le lingue. 

Le rilevazioni degli apprendimenti contribuiscono al processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche e forniscono strumenti utili al progressivo miglioramento dell’efficacia dell’azione didattica. 

È necessario conoscere il sistema nel suo complesso e fornire puntuali riscontri per avviare processi di confronto a livello di singola istituzione scolastica. 

La valutazione attraverso strumenti standardizzati (le prove) contribuisce ad assicurare una lettura oggettiva dei contesti; è opportuno che questo tipo di esperienza si integri con puntuali interventi valutativi interni che consentono l’individuazione di specifici bisogni e priorità locali. 

L’articolo 1 del Decreto legislativo 62/2017 pone l’attenzione sull’oggetto della valutazione e cioè “il processo formativo e i risultati di apprendimento” e sulle finalità della valutazione in prima istanza “formativa ed educativa”, al fine di concorrere “al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo” degli studenti e delle studentesse. 

La lettura oggettiva dei contesti è assicurata dalla partecipazione delle istituzioni scolastiche “alle rilevazioni nazionali dei livelli di apprendimento ai fini della valutazione del sistema nazionale di istruzione e della qualità del proprio servizio”.

Ad essere esaminate non sono solo le conoscenze, ma anche le competenze dei ragazzi, la capacità  di ragionare su questioni o problemi della vita reale, di utilizzare le conoscenze apprese, di fare collegamenti,  di risolvere problemi nuovi.

Con i risultati ottenuti dalle prove la scuola può individuare eventuali punti di forza e di debolezza,  situazioni di fragilità e criticità, ma anche scoprire eventuali disuguaglianze da scuola a scuola o da regione a regione all'interno del territorio nazionale. 

I risultati delle prove sono infatti uno degli elementi a disposizione delle attività di autovalutazione degli istituti scolastici in un'ottica di miglioramento continuo,  a piccoli passi, che mira a raggiungere l'equità  e la qualità del sistema.

I risultati non costituiscono elementi per la valutazione didattica dei singoli ragazzi, che resta prerogativa esclusiva dell’insegnante: non servono a valutare il lavoro degli insegnanti, né dagli esiti delle prove dipende alcun meccanismo premiante o penalizzante per gli istituti o per i docenti.